Manifesto dell’Aeroceramica
La Ceramica Futurista. Manifesto dell’Aeroceramica, 7 settembre 1938
Agosto XVI ALBISOLA capitale ceramica d’ITALIA
Dopo trentun’anni di futurismo la vittoria dell’architettura futurista per merito di ANTONIO SANT’ELIA – VIRGILIO MARCHI – ENRICO PRAMPOLINI – FILLÌA – SARTORIS – PAGANO GIUSEPPE ROSSO e specialmente ANGELO MAZZONI appare indiscutibile
Mentre in una Capitale importantissima come Berlino domina e trionfa un solo mirabile capolavoro ispirato al genio di SANT’ELIA l’edificio della SHELL tutto movimento di masse cristalli in ITALIA dominano e trionfano le stazioni ferroviarie e razionali poetiche del futurista ANGELO MAZZONI il Palazzo delle Poste di VACCARO a Napoli e numerosissimi centri sportivi e dopo lavoristici che senza il futurismo non brillerebbero di originalità colore slancio aereo praticità ed eleganza mediterranea
BOCCIONI con la sua modernolatria il suo dinamismo plastico le sue compenetrazioni simultanei di tempo-spazio concreto-astratto ha svalutato definitivamente il nudo la natura morta il ritratto verista il paesaggio statico e il frammento favorendo la nascita dell’aereopittura e dell’aereoscultura e dei loro capolavori come la sintesi pittorica del DUCE di ENRICO PRAMPOLINI
la sintesi scultorea del DUCE dello scultore futurista THAYAHT (giudicata dal CAPO « ecco MUSSOLINI come piace a MUSSOLINI »)
e città + aeroplano dello scultore futurista MINO ROSSO
MARINETTI creò la grande teoria e rivoluzione delle PAROLE IN LIBERTÀ perfezionate nel ormai famoso suo POEMA AFRICANO della 28 OTTOBRE e nelle tavole PAROLIBERE che invadono tutta la plastica moderna e soprattutto l’arte murale pubblicitaria
In questa arte moderna caratterizzata dell’estetica della macchina dal geometrismo e dalle velocità generate dal futurismo italiano dove risulta cretina e antipatriottica qualsiasi speranza di ritorno ad ibridismi e statiche classicheggianti rallegriamoci coll’esaminare lo sviluppo novatore della CERAMICA
I futuristi creatori di aereoceramiche conoscono il corpus vasorum tutta la porcellana dell’oriente gli unguentari riflessati dei barbari le ciotole dei negri e degli indi e valutano la risplendente maiolica classica italiana primato mondiale indiscusso
Tutto ciò non per imitare ma per dimenticare e superare e rovesciare idee e tecniche di ogni segreto ceramico col Nuovissimo l’Originalissimo e il Maivisto che appare nel fuoco con le ceramiche futuriste di Tullio d’Albisola nel 1925
Nell’officina futurista sul Sansobbia – geometria architettonica dell’Arch. Diulgheroff – ing. Fabris e TORIDO MAZZOTTI – fondata voluta e diretta dal grande vasaio GIUSEPPE MAZZOTTI decano dei ceramisti d’Italia e glorioso artigiano TULLIO D’ALBISOLA fu aiutato dal fratello e da tutta la famiglia amica di pittori e scultori ACQUAVIVA – AMBROSI – AZARI – BEVILACQUA – BENEDETTA – DIULGHEROFF – FARFA – FONTANA – FILLÌA – GAMBETTI DINO – GAUDENZI – NENOFF – MUNARI – ORIANI – POZZO – PRAMPOLINI – PICCONE – PENONE – ROSSO – RICAS – STRADA – TATO – VIOLANTE ecc
Sul mare di Albisola gioielleria Imperiale dove si nuota contemplando a sinistra sulle terrazze divento verde tondi rosei pupi al tornio della mammella bruna elastici ciuffi di bronzi nel cobalto navigante è a destra Savona sintesi a traliccio gru carene camini e gradinate di fumo sotto i passi del sole Tullio Albisola porta nella ceramica l’estetica della macchina coi suoi ritmi dominanti forma e colore dei motori e delle loro parti la velocità nelle sue apparizioni elementari le forme cosmiche interpretate come dinamismo plastico e compenetrazioni le sovrapposizioni e l’evanescenza della simultaneità forma colore concreto astratto lontano vicino presente suggerito vita aerea di montagne laghi mari pavimenti di nuvole stati d’animo aviatorii senso dell’altezza e prospettive aeree colorazioni tipiche del 3000-4000-5000-veloci e porta con FILLÌA e FONTANA l’astrattismo creato dai primi futuristi (come fu riconosciuto da MONDRIAN « la via verso la creazione della nuova plastica quella del ritmo libero universale è stata preparata da vari movimenti artistici: primo fra tutti è da porsi il Futurismo – e da Kandinsky » mi ricordo perfettamente del principio del futurismo italiano e sappiate che posseggo tutti i manifesti che ho ricevuti da Marinetti 30 anni fa. Mi servo di questi manifesti nelle lezioni e la gioventù li studia con passione)
Analoghe ricerche eccitarono l’antica corporazione ARTISTICO- VETRARIA di ALTARE guidata con forza dai BORBONI – GROSSO – SAROLDI – BORMIOLI nobili maestri dell’arte infuocata di futurismo
FILLÌA uno dei genii creatori del futurismo realizzò nel 1932 aereoceramiche in cui per la prima volta nell’arte ceramisticale forme sferiche cubiche furono poste in alto sostenute da basi snelle e dinamiche combinando costruttività plastica conforme tirate rotativamente ottenendo l’originalissima nuovissima ceramica prodigio
A conclusione dei dibattiti sulla venire dell’arte svolti nella mostra di aeropittura nei saloni della GAZZETTA DEL POPOLO e nelle tre sale futuriste della biennale veneziana noi futuristi vogliamo nella ceramica
A- l’aereopittura sintetica documentaria dinamica di paesaggi e urbanismi visti dall’alto
B- l’aereopittura trasfiguratrice lirica ebbra di spazio e pericolo
C- l’aereopittura essenziale mistica e simbolica
D- l’aereopittura stratosferica cosmica biochimica astronomica dell’infinitamente grande e dell’infinitamente piccolo
Noi futuristi vogliamo fare
1°- la ceramica multitattile (perfezionamento del TATTILISMO inventato da MARINETTI e BENEDETTA la cui prima tavola palpabile discussa a Roma e Parigi venti anni fa opponeva un’Africa scabra e sabbiosa ad una Europa vellutata è delicatissima)
2°- delle simultaneità ceramiche di stati d’animo contrastanti o armonizzanti (esempio simultaneità ceramica del raduno automobilistico Milano-Sanremo in primavera) usando linee – forza toni privi di verismo forme e colori non narrativi e descrittivi ma suggestivi (esempio servizio da tavola « vacanze » sintesi dinamica calda verde montano e blu marino con sensazioni di sabbia rocce vento resina fumo altezze e gioia oppure piscina voluttuosa con parete fondo e soffitto maiolicati che diano la carnalità affascinante di una bellissima donna nuda senza particolari)
3°- strade e piazze d’oroceramico – terrazze e fontane di indaco ceramico
4°- vasti autentici cieli di ceramica irrigati da acque fresche e grondanti profumi fiori e sole da vendere o regalare alle funebri gelate fangose città nordiche
(esempi « cielo tipo CAPRI »
adatto per Ostenda
« mare tipo PORTOFINO »
adatto per Calais e Folkstone
rivolgersi direttamente ad Albisola capitale ceramica d’Italia dove una doppia velocità di automobili autobotti treni elettrici e motoscafi eccitati dal salto in paese che fa il ponte sul torrente torniscono fantasiosamente il più denso e fusibile blu marino)
Ciò conferma la profezia di Umberto Boccioni che nel 1912 scriveva nella sua opera immortale Pittura e Scultura Futuriste Dinamismo Plastico « Uno stile universale non soltanto per l’Europa ma per tutti gli uomini di razza bianca non può rifiorire altrove che in Italia e le parole di MUSSOLINI
« tutte le mie simpatie sono anche nel dominio dell’arte per i novatori e i distruttori: per i futuristi »
F.T. Marinetti, Tullio D’Albisola, Gazzetta del Popolo, Torino, 7 settembre 1938