Stella Joheph
Joseph Stella (Muro Lucano, 13 giugno 1877 – New York, 5 novembre 1946) è stato un pittore italiano naturalizzato statunitense.
Si trasferì in America, dove le sue doti non tardarono ad emergere. Si interessò ai movimenti dadaismo e simbolismo. Fu definito “il primo futurista d’America” e divenne noto per le sue descrizioni dell’America industriale. Venne associato al Precisionismo, un movimento artistico statunitense attivo fra gli anni dieci e gli anni quaranta del XX secolo.
Formazione
Terminati gli studi al Liceo classico Umberto I di Napoli, a 19 anni si trasferì a New York, iniziando a studiare Medicina sulle orme del fratello maggiore, Antonio Stella divenuto negli Stati Uniti un apprezzato medico. Dopo essersi trasferito per un anno presso la facoltà di Farmacia, iniziò a scoprire la sua vocazione per l’arte, iscrivendosi nel 1897 alla Art Students League of New York, dove ebbe modo di studiare con il famoso pittore impressionista William Merritt Chase. Durante questi anni studiò anche con Robert Henri, uno degli otto fondatori della Ashcan School, una corrente realista incentrata sulle scene di vita quotidiana dei quartieri più poveri di New York.
Carriera artistica
Le sue prime opere sulle deplorevoli condizioni di vita nella città tradivano un’evidente influenza rembrandtiana. Nel 1908 fu incaricato di realizzare una serie di disegni e incisioni circa i quartieri industriali di Pittsburgh, destinati ad illustrare uno studio sociologico pubblicato col titolo di “The Pittsburgh Survey”.
Nel 1909, durante un viaggio di quattro anni in Europa, conobbe il modernismo, dal quale ricevette una particolare influenza stilistica. Oltre a recarsi in Italia, visitò la prima esibizione futurista nella galleria parigina di Bernheim-Jeune, dove rimase impressionato dalle opere di artisti come Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, e Gino Severini. Nella capitale francese conobbe, frequentando il salotto di Gertrude Stein a Rue de Fleurus, 27, artisti come Matisse, Picasso e Modigliani.
Rientrato a New York, nel 1913, dopo aver partecipato con una natura morta postimpressionista all’Armory Show, la prima importante mostra a New York di pittori europei, dove vide il famoso e scandaloso quadro Nu descendant un escalier di Marcel Duchamp, completò una delle sue prime opere futuriste, “Battle of Lights, Mardi Gras, Coney Island”, evidenziando un uso caleidoscopico del colore e «linee di forza» che frammentano gli oggetti, enfatizzando in tal modo le idee del manifesto futurista. In seguito partecipò al movimento artistico New York Dada con Marcel Duchamp, Francis Picabia, Man Ray, nato nel salotto artistico dei coniugi Louise e Walter Arensberg e fu il materiale acquirente dell’orinatoio, firmato da Marcel Duchamp con lo pseudonimo di “R. Mutt” ribattezzato Fountain, e presentato alla mostra della Society of Independent Artists del 1917, uno degli episodi più noti e rivoluzionari della poetica dadaista. La Fontana di Stella-Duchamp fu però distrutta deliberatamente prima dell’inaugurazione da uno degli organizzatori, William Glackens. Uno dei suoi quadri più importanti, realizzato fra il 1917 ed il 1918, fu il “Ponte di Brooklyn”, a proposito del quale Stella dichiarò:
(EN)
«Steel and electricity had created a new world. A new Drama had surged from the unmerciful violations of darkness at night, by the violent blaze of electricity and a new polyphony was ringing all around with the scintillating highly-colored lights. The steel has leaped to hyperbolic altitudes and expanded to vast latitudes with the skyscrapers and with bridges made for the conjunction of worlds.»
(IT)
«L’acciaio e l’elettricità hanno creato un nuovo mondo. Un nuovo dramma è sorto dalle impietose violazioni all’oscurità della notte, la violenta luminosità dell’elettricità ha provocato una nuova polifonia che risuona tutto intorno con le scintillanti e coloratissime luci. L’acciaio è salito fino ad altezze iperboliche e si è espanso a vaste latitudini con i grattacieli ed i ponti che sono stati creati per l’unione dei mondi»
Durante la sua vita Stella ritrasse numerose volte il ponte di Brooklyn, facendone uno dei temi ricorrenti ed emblematici della sua opera pittorica.
Altrettanto famoso è “Voice of the City of New York Interpreted” (1920-22), un polittico a cinque pannelli simile ad una pala d’altare, in cui le figure religiose sono sostituite dai grattacieli e dai ponti di Manhattan. Idea centrale dell’opera è la descrizione dell’industria come perno centrale della vita moderna, come elemento pervasivo che stava progressivamente rimpiazzando la religione. L’opera è attualmente custodita presso il Newark Museum.
Fu tra i fondatori e tra i primi direttori della Society of Independent Artists negli Stati Uniti, paese di cui prese la cittadinanza nel 1923. Nel corso della vita sperimentò numerose correnti artistiche differenti dal Futurismo, come ad esempio il cubismo, il simbolismo, il surrealismo, il dadaismo e l’astrattismo.
Nel 1942 iniziò a soffrire di problemi cardiaci, mentre poco più tardi ebbe una caduta accidentale nella fossa di un ascensore, dalla quale non riuscì mai a riprendersi. Morì infine il 5 novembre 1946, venendo seppellito nel Woodlawn Cemetery, situato nel borough del Bronx, New York.
(Spanish)
Muro Lucano (Italia) 1877 – 1946, fue un pintor de origen italiano que perteneció a la corriente artística futurista estadounidense.
Nació en 1877 en el pueblo de Muro Lucano, ubicado en la provincia de Potenza. En 1896 migró hacia la ciudad de Nueva York, con la meta de cumplir su sueño americano, y siguiendo los pasos de su hermano mayor, que años atrás había dejado Italia para convertirse en un exitoso doctor.
A su llegada a los Estados Unidos empezó a estudiar Medicina y posteriormente realizó un año de estudios en la carrera de Farmacología, pero en dicho proceso descubrió que su verdadera vocación era el Arte. Finalmente en 1897 se inscribió en la escuela de arte Art Students League of New York, donde recibió clases con el afamado pintor impresionista William Merritt Chase. Durante sus años de formación artística también fue estudiante de Robert Henri, uno de los ocho miembros fundadores de la Escuela Ashcan, una corriente artística que tenía como propósito capturar de forma realista las escenas de la vida diaria de los barrios más pobres de Nueva York.
Sus primeras pinturas sobre las deplorables condiciones de vida en la ciudad muestran una clara influencia de Rembrandt. En 1908, recibió el encargo de realizar una serie de pinturas sobre la ciudad industrial de Pittsburgh que serían utilizadas para ilustrar un estudio sociológico que fue publicado bajo el título de The Pittsburgh Survey.
En 1909 viajó a Europa, y en dicha ocasión tuvo su primer contacto con el modernismo, el cual influiría en su particular estilo pictórico. Luego de recorrer Italia, visitó la ciudad de París, donde acudió a la exhibición futurista realizada en la galería Bernheim-Jeune y quedó impresionado con la obra de los artistas Gino Severini, Carlo Carrà y Umberto Boccioni.
A finales de 1912 regresó a Nueva York, y un año después pintó uno de sus primeros trabajos futuristas: Battle of Lights, Coney Island, Mardi Gras.
Unas de sus pinturas más importantes fue la que realizó en el período de 1917 a 1918, basada en el Puente de Brooklyn y titulada bajo el mismo nombre. En uno de sus manuscritos autobiográficos Stella declaró:
“El acero y la electricidad han creado un nuevo mundo. Un nuevo drama ha surgido de las despiadadas violaciones a la oscuridad de la noche, el violento brillo de la electricidad ha causado una nueva polifonía que repica por todas partes con las chispeantes y variadas luces de colores. El acero ha saltado hacia alturas hiperbólicas y se ha expandido a vastas latitudes con los rascacielos y puentes que han sido creados para la conjunción de los mundos.”
Sin embargo, una de sus obras más famosas y por la que es más conocido es Voice of the City of New York Interpreted (1920-22), un políptico de cinco paneles siguiendo el modelo de los retablos religiosos, a diferencia que las representaciones de los santos son reemplazadas por puentes, rascacielos y los avances tecnológicos de Manhattan.
Fue uno de los fundadores y directores de la Society of Independent Artists (Sociedad de artistas independientes) de los Estados Unidos. A pesar de haber vivido por muchos años en dicho país, finalmente se convirtió en ciudadano en 1923. A lo largo de su vida experimentó con una variedad de corrientes artísticas aparte del futurismo, como: el cubismo, el simbolismo, el surrealismo, el dadaísmo y el arte abstracto. En 1942, comenzó a padecer problemas del corazón, y poco después sufrió una caída accidental en un hueco de ascensor de la cual nunca se recuperó. Stella falleció el 5 de noviembre de 1946.