Per il bene dell’arte
Cesare Meano è stato un importante poeta, scrittore e regista italiano. Pur non essendo lui stesso un futurista, ha saputo esprimere un sentimento condiviso da molti intellettuali che ripropongo di seguito. I futuristi si sono sacrificati per il bene dell’arte. Il futurismo è stato previdente: i suoi devoti hanno risparmiato a tutti noi le esperienze più pericolose che han fatto …
View Post
Poetica futurista
Riccardo Campa, La poetica del Futurismo. Oltre i confini dell’arte, Università Jagellonica di Cracovia, 2015 Agli albori del Novecento, il movimento futurista italiano si presenta al mondo armato di un programma tanto radicale quanto provocatorio: spazzare via tutto il vecchiume per fare spazio al genio creativo delle nuove generazioni. Filippo Tommaso Marinetti, poeta e fondatore del movimento, include nel vecchiume …
View Post
Contro Venezia passatista
Contro Venezia passatista, 27 Aprile 1910 Noi ripudiamo l’antica Venezia estenuata e sfatta da voluttà secolari, che noi pure amammo e possedemmo in un gran sogno nostalgico.Ripudiamo la Venezia dei forestieri, mercato di antiquari falsificatori, calamita dello snobismo e dell’imbecillità universali, letto sfondato da carovane di amanti, semicupio ingemmato per cortigiane cosmopolite, cloaca massima del passatismo. Noi vogliamo guarire e …
View Post
Il teatro totale futurista
Il teatro totale futurista, 15 gennaio 1933 Il palcoscenico fisso o girante dei teatri contemporanei è più o meno simile al teatrino dei bambini. Adatto alle marionette più che agli attori vivi, evoca sempre il caminetto istoriato dei castelli medioevali o semplicemente la gabbia dei merli, imprigionati dal fondale e dalle quinte e illusoriamente liberi dalla parte anteriore. …
View Post
Spiritualità Futurista
Spiritualità Futurista, Marzo 1931 Un’arte veramente universale e duratura, un’arte che sia per gli uomini necessità e non semplice godimento estetico, si sviluppa sempre in atmosfera di pura religiosità. Intendiamo perciò l’arte come una funzione spirituale, come un mezzo per rendere le immagini di un misterioso mondo superumano. L’uomo ha bisogno di staccarsi dalla terra, ha bisogno di sognare, di …
View Post
Ritorno alla natura
Ritorno alla natura, Architettura – Ambientazione – Arredamento e Materiali da Costruzione, 12 febbraio 1933 Le ragioni di un ritorno spontaneo alla natura sono, nelle teorie razionalistiche odierne, uno dei postulati più immediati. Maturo nella sua essenza, veloce nella sua formazione estetica, questo ritorno alle bellezze pittoriche, scultoree ed architettoniche della terra impensate prospettive del funzionalismo contemporaneo. Se vi …
View Post
I Plastici Paroliberi
I Plastici Paroliberi. Manifesto Sintetico Futurista, Gennaio 1922 Le parole in libertà liberarono l’ispirazione lirica dalla metrica tradizionale e diedero, con la deformazione delle parole, la nuova ORTOGRAFIA LIBERA ESPRESSIVA (MARINETTI – 1913). Questa deformazione di parole è maggiormente sentita dai poeti con spiccata sensibilità pittorica; essi crearono tavole parolibere che sono veri e propri quadri. Altri con sensibilità …
View Post
La Pittura dei Suoni, Rumori, Odori
La Pittura dei Suoni, Rumori, Odori. Manifesto futurista, 11 Agosto 1913 Prima del 19° secolo, la pittura fu l’arte del silenzio. I pittori dell’antichità, del Rinascimento, del Seicento e del Settecento non intuirono mai la possibilità di rendere pittoricamente i suoni, i rumori, e gli odori, nemmeno quando scelsero a tema delle loro composizioni fiori, mari in burrasca e cieli …
View Post
Onomatopee astratte e sensibilità numerica
Onomatopee astratte e sensibilità numerica, 1 aprile 1914 Il nostro amore crescente per la materia, la volontà di penetrarla e di conoscere le sue vibrazioni, la simpatia fisica che ci lega ai motori, ci spingono all’USO DELL’ONOMATOPEA. Il rumore, essendo il risultato dello strofinamento o dell’urto di solidi, liquidi o gas in velocità, l’onomatopea, che riproduce il rumore, è necessariamente …
View Post
L’onomalingua, Verbalizzazione astratta
L’onomalingua, Verbalizzazione astratta, 1916 E’ derivata dall’onomatopea, dal rumorismo, dalla brutalità delle parole in libertà, futuriste. E’ il linguaggio delle forze naturali: vento-pioggia-mare-fiume-ruscello-ecc. degli esseri artificiali rumoreggianti creati dagli uomini: biciclette, tram, treni, automobili e tutte le macchine, è l’assieme delle emozioni e delle sensazioni espresso con il linguaggio più rudimentale e più efficace. Depero creò e declamò queste sue …
View Post