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Motta Domingo

Genova 1872 – Genova Pegli 1962, pittore ligure. Nato a Genova, nel 1872, segue gli studi classici al Liceo Ginnasio Doria, iscrivendosi, poi, all’ Accademia Ligustica di Belle Arti.
Successivamente frequentò lo studio del pittore paesista e ritrattista piemontese Vittorio Cavalleri, ed anche quello del pittore ligure Cesare Viazzi, a Palazzo Doria del Principe. Completa i suoi studi iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti di Roma.

I suoi primi lavori sono, però, riferiti al campo della scenografia per il Teatro Carlo Felice di Genova, e altre compagnie.Il suo esordio come pittore risale al 1896 quando, presso la Società Promotrice di Belle Arti, presenta l’opera Schiuma nera.

Verso il 1899 ha inizio la sua esperienza parigina che si rivelerà particolarmente importante. Prima di ciò partecipa assiduamente alle mostre regionali liguri e, dal 1896, entra a far parte della Famiglia Artistica Ligure, circa venticinque artisti tra pittori, scultori e architetti: Bardinero, G.B. Bassano, Angelo Costa, Calderara, Figari, Pennasilico, Sacheri, Guido Mejneri, Cesare Viazzi ed altri.

Nel 1898 esegue il celebre dipinto “Lo spaccapietre”, di ispirazione verista, legato ad un nuovo realismo sociale, antiborghese. Del 1899 il ritratto dal titolo lris (omaggio all’opera del compositore livornese Pietro Mascagni), di gusto postimpressionista legato a tematiche simboliste floreali.

Tornando alla sua esperienza parigina Motta segue con particolare attenzione lo studio dei colori e di nuove tecniche, da citare l’importante dipinto Studio per un ritratto della Signora Pia Porta Crespi datato 1900, nel quale egli dimostra di aver appreso le nuove teorie artistiche del tempo.

A Parigi espone alla Galerie Georges Petit alcuni dipinti e numerose incisioni. Con questa tecnica si era particolarmente specializzato producendo incisioni a tre colori (tricromie), rosso, giallo e blu.
Inizia ad esporre ai Salon parigini, ottenendo notevole successo. Gli editori Pierrefor, parigino, e Lebau, tedesco, pubblicano le sue incisioni ed organizzano, nel frattempo, numerose mostre a livello europeo. Verso il 1906, arricchito da così importanti esperienze, rientra a Genova.

Riprende ad esporre regolarmente presso la Società Promotrice di Belle Arti dove nel 1907 presenta le seguenti opere: Il giardino; Ritratto di signora; La bruma; L’albero.Nel 1909 entra a far parte della Società di Belle Arti in Genova, derivazione della vecchia Promotrice. Insieme al De Albertis frequenta Plinio Nomellini, a Torre del Lago, avvicinandosi così al divisionismo.

Nel 1915 è nominato Accademico di Merito presso l’Accademia Ligustica; nel 1916 partecipa alla Mostra dell’Incisione Italiana, a Londra e ad altre importanti rassegne.

Nel 1918 partecipa all’Esposizione “La giovane Liguria” a Viareggio; crea il primo Gabinetto Calcografico Comunale e dal 1930 al 1934 dirige le Scuole d’Incisione dell’Accademia Ligustica. Pittore, incisore, scenografo, segue un percorso artistico variegato.Sensibile ritrattista, inizialmente legato ad atmosfere liberty-simboliste, interpreta il divisionismo e giunge all’esperienza del secondo futurismo, resta comunque legato al realismo e al decorativismo.

Noti i suoi cicli pittorici riguardanti i grandi musicisti, condottieri, signore della Belle Epoque, strade di Albaro, vecchia Genova. Assai nutrita la sua partecipazione a mostre e rassegne sia in Italia, sia all’estero. Nel 1938 Mostra di Pittori Liguri dell’Ottocento, a Palazzo Rosso; Mostra Personale a Cairo Montenotte.