Bruschetti Alessandro
Bruschetti è nato nel 1910 a Perugia, che è dove ha studiato arte. E ‘stato influenzato da un incontro con l’artista futurista Gerardo Dottori . Egli è considerato il secondo più importante pittore futurista da Umbria dopo Dottori.
Solo semplici esercizi accademici ( Aia d’agosto, 1931) caratterizzano la prima produzione umbra di Bruschetti, che si trasferisce a Roma nel 1932 per studiare restauro dei dipinti antichi e conseguire l’abilitazione all’insegnamento del disegno. Nella capitale partecipa dell’ambiente del secondo futurismo e condivide con il conterraneo Dottori l’interesse per l’aeropittura, mostrando nelle opere (Ritmi di cascate, 1932; Acrobazie fra le nubi, 1934) una certa regolarità nelle scansioni cromatiche e rigore nell’impostazione formale, già volta verso la geometrizzazione. Continua a insegnare e a restaurare tra l’Umbria e Monza. A Milano conosce i futuristi Andreoni, Acquaviva, Belloli e Crali.
Nel 1941 firma il Manifesto futurista umbro dell’aeropittura di Dottori. A partire dagli anni ’50 sviluppa il suo lavoro verso il polimaterismo e verso una visione astratto-geometrica: teorizza la purilumetria, con la quale vorrebbe definire lo splendore geometrico e la purezza della luce, conservando i concetti di dinamismo e sintesi ereditati dal Futurismo.
Negli anni Sessanta e Settanta lavora soprattutto per opere d’arte sacra per chiese di Perugia (San Barnaba, La Resurrezione) e Sassoferrato, mostrando una forte volontà di spiritualizzazione della materia. 1933: Roma, Mostra Nazionale Futurista 1935: Roma, Bragaglia Fuori Commaercio, mostra personale; Perugia, Accademia dei Filedoni, mostra personale 1934-1936-1938-1940-1942: Venezia, XIX-XX-XXI-XXII-XXIII Esposizione Biennale Internazionale d’Arte 1935-1939: Roma, II-III Quadriennale Nazionale d’Arte 1972: Milano, galleria Borgonuovo, retrospettiva 1975: Milano, Museo della Scienza e della Tecnica, retrospettiva. Bruschetti morì a Brugherio nel 1980. Nel 2011 fu pubblicato un libro sul suo lavoro.