D’Anna Giulio
Villa Rosa 1908 – Messina 1978. Morto il padre, con la madre si trasferì a Partitico in provincia di Palermo, venendo a contatto con il mondo intellettuale palermitano attraverso il fratello maggiore Giacomo, che lavorava nella libreria Trimarchi: così conobbe probabilmente il giovanissimo Guttuso, cui poi organizzò a Messina una delle prime mostre.
Trasferitosi con il fratello alla libreria Principato di Messina, lo seguì, venendo a contatto con l’ambiente futurista (alla Principato espose nel ’26 Depero), che lo attrasse indirizzandolo, da autodidatta, all’esplorazione della tecnica pittorica futurista soprattutto in ambito aeropittorico.
A Roma e a Milano venne a contatto con Marinetti ed espose nel 1931 alla Galleria Pesaro di Milano nella Mostra futurista di Aeropittura e di Scenografia, sempre nel 1931 a Trieste nella Prima Mostra Triestina di Pittura Aeropittura Futurista, nel ’33 a Messina nell’hall del Grand Hotel insieme con il fotografo futurista Francesco Mauceli in una mostra inaugurata da Marinetti, a Venezia nelle Biennali del ’34 e del ’36, a Roma nella II Quadriennale del ’35, a Firenze nella Prima Mostra del Sindacato Nazionale fascista del 1933 e nell’Intersindacale del ’36, a Parigi 1935.
Nel ’33 a Messina capeggiò uno dei nuovi Gruppi indipendenti futuristi. Fu presente poi negli anni Cinquanta e Sessanta e nei primi anni Settanta come polimaterico e come fedel sperimentatore di prospettive futuriste in varie mostre a Messina e Roma.
Nel 1976 una sua antologica viene presentata nella città dello Stretto da Beniamino Joppolo. Al suo ritorno a Messina, negli anni Trenta, si occupò della gestione della libreria D’Anna per la cui pubblicità Balla disegnò una divertente cartolina pubblicitaria; il fratello Giacomo aveva fondato, invece, a Firenze la casa editrice omonima. Come Giovanni Varvaro, fu anche abile restauratore di quadri antichi.