Zatkova Rougena (Signora X)
Praga 1885 – Leysin 1923, è stata una pittrice e scultrice ceca, esponente del futurismo.
Di origine boema, compie gli studi artistici tra Praga e Monaco di Baviera e dal 1906 vive in Italia.
Nel 1914 partecipa alla “serata degli intonarumori” organizzata a Milano in casa Marinetti, dove ha occasione di conoscere, oltre a Russolo e altri futuristi, anche Stravinskij, Prokof’ev, Djagilev e Massine.
Trasferitasi a Roma, frequenta lo studio di Balla, con cui studia. La sua formazione mitteleuropea, permeata di elementi di cultura espressionista, le fa seguire nel movimento futurista la via indicata dal dinamismo cosmologico di Balla. Collabora con Anton Giulio Bragaglia e con le sue pubblicazioni sotto lo pseudonimo di “Signora X”.
Nel 1919 si unisce ad Arturo Cappa, fratello di Benedetta, sua cara amica.
Produce pitture monocrome incentrate su temi psicologici e naturalistici, trattati secondo una visione panico-animistica (Marinetti, Forze ritmiche degli abeti, Forze meccaniche), disegni (Forze meccaniche, Ipocrita), acquarelli (Forze capricciose, Marinetti) e illustrazioni. Si dedica poi ai plastici, composti da materiali diversi come vetro, ferro, legno, cuoio, fibra, cartone (Sensibilità, rumori e forze ritmiche delle macchine pianta-palafitte, Forze psichiche ecc.), in cui, secondo Prampolini, “astrae gli elementi della realtà dalla loro funzione naturalistica, per fargli assumere un valore assoluto, un’espressione formale aderente al contenuto emotivo”.
I dipinti della Zatkova rappresentavano paesaggi soprattutto marini e figure umane e immagini estrapolati dalle tradizioni popolari della Boemia. Poi passa alla creazione alle sperimentazioni artistiche di composizione polimaterica movibile d inserendo nei suoi lavori elementi eterogenei come ritagli metallici perline, stagnola, veline colorate, legno, ferro, pezzi di vetro, cartone ondulato. I plastici della Zatkova sono andati distrutti ci restano solo delle foto.
Morì nel 1923 a 38 anni di tubercolosi a Leysin in Svizzera dove era in cura.